martedì 17 giugno 2014

Il Gobbo di Notre Dame II Il segreto della campana

Il gobbo di Notre Dame II - Il segreto della campana è un film d'animazione Disney del 2002 uscito direttamente in home video. Costituisce il seguito del film Il gobbo di Notre Dame del 1996.
l gobbo di Notre Dame II - Il segreto della campana
Il gobbo di Notre Dame II.png
Titolo originale The Hunchback of Notre Dame II
Paese di produzione Stati Uniti
Anno 2002
Durata 63 min
Colore colore
Audio sonoro
Genere animazione, avventura
Regia Bradley Raymond
Soggetto Victor Hugo (personaggi)
Casa di produzione Walt Disney Pictures
Musiche Carl Johnson
Doppiatori originali
Doppiatori italiani

Sono passati 5 anni dalle prime amicizie di Quasimodo, in paese si viene a sapere che il capitano Febo e la meravigliosa zingara Esmeralda si sono finalmente sposati da qualche tempo e hanno avuto un bambino di nome Zefir (che ora ha 5 anni), il quale ha un legame molto stretto con Quasimodo. Si sta avvicinando la festa degli innamorati e Quasimodo è l'unico a non aver ancora incontrato il suo vero e unico amore (perché è andato sempre in giro per la città con gli amici, ma senza essere mai riuscito a innamorarsi) fino a quando non incontra una splendida fanciulla: Madellaine. Ma quello che non si sa è che lei è l'aiutante di Sarousch (un truffatore), proprietario del circo arrivato per accogliere la festa degli innamorati, che vive rubando e che, dopo aver scoperto che nella cattedrale di Notre Dame esiste una preziosissima campana, decide di rubarla affidando l'incarico alla ragazza. Quasimodo incontra Madellaine, che era venuta per vedere dove si trovava la campana di cui il suo padrone le ha chiesto ma la ragazza vedendo il volto di Quasimodo, scappa spaventata e il povero campanaro si sente triste per quello che dopo tanto tempo non riesce ancora a sopportare. Per fortuna ci sono ancora i suoi amici di pietra (i gargoyle) che lo consolano in ogni momento difficile. Quasimodo però comincia a sentire qualcosa dentro di sé, poi capisce di provare un sentimento verso la fanciulla e, ovviamente, chiede consiglio all'amica Esmeralda, la quale gli spiega che anche lui finalmente ha scoperto il vero amore.
Durante la festa al circo, insieme a Febo, Esmeralda e il piccolo Zefir, Quasimodo la ritrova e Madellaine, all'improvviso dopo lo spettacolo lo insegue e comincia a provare anche lei un sentimento verso di lui. Alla fine della serata, Quasimodo e Madeline si rincontrano, sembrano andare d'accordo e Quasimodo la invita a visitare tutta Parigi e lei accetta volentieri. Da quel momento i due passano momenti bellissimi insieme e si innamorano follemente.
La mattina seguente, Madellaine scopre di non poter più continuare a lavorare con Sarousch, ma questo la costringe ad allontanare Quasimodo dalla cattedrale cosicché possa intanto rubare la campana assieme a due scagnozzi. Madellaine accetta portando Quasimodo in giro per la città per confessare tutto il piano del padrone.
Intanto, Sarousch e i suoi compagni hanno rubato durante la festa numerosi gioielli appartenenti ad ogni cittadino e zingaro del paese. Febo viene incaricato di recuperare tutto e comincia a cercare dal mago Sarousch che, grazie ad uno dei suoi trucchi, riesce a far scomparire tutti i gioielli, ma confessa di essere stata Madellaine, che però è innocente.
Intanto alla cattedrale, Zefir e la capretta Djali, nascosti, vedono Sarousch e i suoi scagnozzi rubare la campana così decidono di inseguirli. I tre gargoyle (testimoni della scena) suonano una delle campane in segno di allarme e Quasimodo la sente e decide di ritornare al campanile per vedere cosa sta succedendo. Arrivato lì con Madellaine, vede Febo e i soldati con una brutta notizia riguardo alla campana rubata e Febo credendo alle menzogne raccontate da Sarousch, cattura Madellaine credendola colpevole del tranello mentre Quasimodo, rimanendo disgustato dal comportamento della giovane, decide di non vederla più.
In prigione però, arriva Esmeralda preoccupata, che racconta della scomparsa di Zefir e della capretta e Madellaine interrompe la discussione dicendo di non essere stata lei a rubare la campana ma il suo padrone Saroush. Così viene scagionata e insieme a Quasimodo, Febo e Esmeralda va alla ricerca del truffatore. In un barca, Zefir e Djali vengono scoperti ma solo la capretta riesce a fuggire mentre il bambino rimane prigioniero del mago. Quasimodo e i suoi amici rintracciano Djali che li guida da Zefir e Saroush. Arrivati a destinazione, Saroush non si arrende ancora, mentre Febo cerca di prenderlo ma c'è in gioco la vita del figlio, e così lo lascia passare. Madellaine decide di reagire, salvando il piccolo dalle sue grinfie e così Sarousch (che lo capiamo dalle azioni stesse, sa fare trucchi magici solo per far apparire o scomparire le cose, ma non per liberarsi) viene infine catturato e portato in prigione. La Festa dell'Amore viene dunque celebrata, e Febo ed Esmeralda si dichiarano il loro amore. Quasimodo perdona Madellaine e, con un bacio, promettono di amarsi per sempre coronando il momento più bello della loro vita.

Personaggi

  • Quasimodo
  • Esmeralda
  • Djali
  • Capitano Febo
  • Hugo, Victor e Laverne
  • Clopin
  • Zefir
  • L'arcidiacono
  • Madellaine
  • La guardia
  • Sarousch
  • I circensi
  • Lady DeBurne

Riconoscimenti

  • 1997 - Razzie Awards
    • Nomination Peggior film con un incasso di oltre 100 milioni di dollari
  • 1997 - Young Artist Awards
    • Nomination Miglior film d'animazione o a effetti speciali per la famiglia

Il Gobbo di Notre Dame Canzoni

  • Le campane di Notre Dame (The bells of Notre Dame): canzone d'apertura del film dove Clopin racconta l'incontro tra Frollo e Quasimodo (la canzone è accompagnata dal Dies Irae alternata dal Kyrie Eleison).
  • Via di qua (Out There): è divisa in due parti. Nella prima Frollo dice a Quasimodo di non lasciare mai la cattedrale, altrimenti verrebbe umiliato; nella seconda Quasimodo esprime il suo desiderio di uscire con la gente.
  • Sottosopra (Topsy Turvy): cantata da Clopin durante la festa dei folli.
  • Dio fa qualcosa (God help the outcasts): una preghiera di Esmeralda a Dio.
  • Luci del paradiso (Heaven's Light): Quasimodo esprime il suo amore verso Esmeralda, che considera come un dono divino.
  • Fuoco dell'Inferno (Hellfire): Frollo invece accusa il suo amore per Esmeralda di provenire dall'inferno e chiede alla Madonna di allontanarla (l'intera canzone è accompagnata dal Confiteor alternata dal Mea culpa e alla fine dal Kyrie Eleison).
  • Fuoco d'amore (A Guy Like You): i gargoyles fanno capire a Quasimodo che è una persona dal cuore grande.
  • Parigi brucia (Paris burning): musica strumentale nella scena in cui Frollo saccheggia e brucia Parigi alla ricerca di Esmeralda (l'intera canzone è accompagnata dal Dies Irae e alla fine dal Kyrie Eleison).
  • La corte dei miracoli (The Court of Miracles): cantata dagli zingari quando catturano Quasimodo e Febo ritenendoli delle spie di Frollo.
  • Rifugio (Sanctuary!): musica strumentale dalla scena in cui Frollo sta per uccidere Esmeralda sul patibolo e le scene dell'assalto alla cattedrale (l'intera canzone è accompagnata dal Te Deum, da varie parti del Requiem alternato al O salutaris Hostia; il tutto alternato con il Kyrie Eleison).
  • Il malvagio sarà sconfitto (And he shall smite the wicked): musica strumentale nella scena in cui Frollo è sulle terrazze della cattedrale (l'intera canzone è accompagnata dal Dies Irae e alla fine dal Kyrie Eleison).
  • Le campane di Notre Dame "Ripresa" (The bells of Notre Dame "Reprise"): è la canzone conclusiva del film e riprende i toni e il ritmo della prima

Personaggi

  • Quasimodo: Il gobbo di Notre Dame, che vive all'interno del campanile della cattedrale come campanaro, dove vi è rinchiuso per ordine del suo padrone, il giudice Claude Frollo, colui che lo ha adottato da neonato, quando assassinò la sua buona madre. In più occasioni dimostra forza e agilità sovrumane. Ama gli animali e gli unici amici che ha sono i tre Gargoyles animati. È inoltre una persona molto dolce e sensibile dentro. Si innamora di Esmeralda, ma alla fine la considera come semplice amica e lascia che stia con Febo, poiché il suo vero scopo finale è quello di uscire dalla cattedrale, andare ad esplorare Parigi, e fare amicizia con tutti quelli che incontra. Quasimodo vuol dire "formato a metà", Frollo lo battezzò con questo nome, poiché lo adottò di malavoglia.
  • Claude Frollo: giudice (o ministro di Giustizia), il più potente di Parigi, è il padrone di Quasimodo che ha adottato in malo modo e cresciuto nella cattedrale, dopo aver ucciso la madre zingara in fuga, e dopo aver tentato di ucciderlo da neonato. Per paura dell'aspetto di Quasimodo agli occhi della gente, non gli permette di uscire fuori dal campanile. È gelido, crudele ed egoista, oltre che presuntuoso. Pur odiando gli zingari, si innamora di Esmeralda e poi la condanna per eresia dopo che lei lo rifiuta, e tenta di uccidere anche gli altri zingari. Muore dopo la battaglia, nel tentativo di uccidere Esmeralda e Quasimodo, precipitando dalla cattedrale a causa un doccione animato staccatosi sotto i suoi piedi.
  • Esmeralda: affascinante e gentile zingara, balla nei piccoli teatri nel duomo-cattedrale di Parigi per guadagnare qualche soldo. È una donna gentile, coraggiosa e altruista. È sempre pronta ad aiutare il prossimo. Odia i soldati, ma finisce con l'avere un debole per Febo, capitano della Guardia, che a sua volta si innamora di lei e alla fine i due si sposano. Quasimodo ne è innamorato, anche se alla fine lascerà che lei stia con lui, diventando il migliore amico di entrambi.
  • Djali: capretta di Esmeralda, testarda e sospettosa per qualunque cosa. È molto coraggiosa e diventa subito l'interesse amoroso di Hugo, lo spiritoso del trio di Gargoyle.
  • Febo: capiatano della Guardia, si innamora di Esmeralda, quando torna su richiesta di Frollo dalla guerra; il quale aveva ucciso il suo ultimo capitano che si era ribellato. Febo lavora inizialmente per Frollo ma in seguito si ribella al giudice per i suoi modi di fare contro il popolo e gli zingari. È un uomo coraggioso e altruista, ma anche sarcastico. Lui e Quasimodo inizialmente si odiano, ma grazie all'intervento di Esmeralda, finiranno per diventare grandi amici.
  • Clopin: capo zingaro della Corte Dei Miracoli e burattinaio che dirige i piccoli spettacoli nel Duomo di Parigi, cerca di protegge Esmeralda e gli altri zingari. Dotato di una personalità estrosa e divertente, gira quasi sempre con una marionetta raffigurante Frollo o lui stesso.
  • I tre Gargoyles: Victor, Hugo e Laverne sono gli amici più fidati di Quasimodo, gli danno sempre ottimi consigli e sono statue animate della cattedrale. Victor è il più alto e raffinato, Laverne la più saggia, e Hugo è il più testa calda che instaura un feeling con Djali, tra i tre Gargoyles è Hugo ad avere un aspetto più animalesco come i tipici gargoyle.
  • Achille: cavallo di Febo. Anch'esso, come Djali, castiga Brutoldo, ma solo se Febo glielo ordina. In una scena sembra essere in contrasto con il cavallo di Frollo, quando quest'ultimo ordina a Febo di trovare Esmeralda viva. Dopo che Febo si ribella, Achille diventa in una breve scena il cavallo di Brutoldo, ma alla fine torna da Febo, uccidendolo nella battaglia finale di Notre Dame.
  • Brutoldo: una delle guardie di Frollo, che, insieme a Tenente, viene castigato spesso da Djali, poiché odia gli zingari come Esmeralda e tenta di catturarli. Dopo la ribellione di Febo, viene nominato capitano della Guardia. Durante la battaglia finale a Notre Dame viene spodestato definitivamente, ed ucciso da Achille che si siede sopra di lui per la seconda volta, soffocandolo. Forse era lui il boia che uccideva gli zingari, come la famiglia di Quasimodo, anni addietro. Pur non venendo citato il nome, si capisce che è il soldato alto, magro e con due baffi color marrone scuro, penzolanti ed incollati fino al mento.
  • Arcidiacono: parroco della cattedrale, buono d'animo ed anche molto intelligente, riesce a tener testa a Frollo rinfacciandogli con massima discrezione (il guaio che ha combinato all'ingresso di Notre Dame, quando il giudice voleva uccidere il piccolo Quasimodo).
  • Madre di Quasimodo, gitana buona, apparsa all'inizio, quando suo figlio era neonato e la sua famiglia era giunta, nelle migrazioni nomadi sulla Senna ghiacciata di Parigi. Ma vennero bloccati da Frollo, che incaricò Brutoldo di ucciderli tutti. Ma ella cercò di fuggire con il neonato, poiché le guardie pensavano fossero fiorini d'oro rubati nelle fasce. Frollo però la uccise, mentre lei cercava asilo davanti alla cattedrale di Notre Dame.
  • Tenente: Guardia maldestra e sovrappesa, alla fine della battaglia viene stordito da Febo.

Il Gobbo di Notre dame

Il gobbo di Notre Dame (The Hunchback of Notre Dame) è un film d'animazione del 1996. È considerato il 34º classico Disney secondo il "canone ufficiale", diretto dai registi Gary Trousdale e Kirk Wise (gli stessi che nel 1991 diressero La bella e la bestia). Gli sceneggiatori prendono spunto dal romanzo Notre-Dame de Paris di Victor Hugo apportandovi numerose modifiche volte ad adattare i personaggi e la storia a un pubblico più ampio.
Il gobbo di Notre Dame
Il gobbo di Notre Dame.png
Il titolo italiano del film
Titolo originale The Hunchback of Notre Dame
Paese di produzione Stati Uniti
Anno 1996
Durata 87 min
Colore colore
Audio sonoro
Genere animazione, musicale, drammatico
Regia Gary Trousdale, Kirk Wise
Soggetto Victor Hugo (romanzo)
Sceneggiatura Irene Mecchi, Tab Murphy, David Stainton e Jonathan Roberts
Produttore Don Hahn
Casa di produzione Walt Disney Feature Animation
Distribuzione (Italia) Walt Disney Pictures
Montaggio Ellen Keneshea
Musiche Alan Menken e Stephen Schwartz
Doppiatori originali
Doppiatori italiani
  • Massimo Ranieri: Quasimodo
  • Mietta: Esmeralda
  • Roberto Pedicini: Capitano Febo
  • Eros Pagni: Claude Frollo
  • Carlo Ragone: Clopin
  • Rodolfo Laganà: Hugo
  • Renzo Ferrini: Hugo (parte cantata)
  • Liù Bosisio: Laverne
  • Sandro Pellegrini: Victor
  • Michele Centonze: Victor (parte cantata)
  • Franco Chillemi: Arcidiacono
  • Paola Caviglia: Madre di Quasimodo
  • Roberto Draghetti: Brutoldo
  • Mario Milita: vecchio prigioniero
  • Mario Scaletta: BalordoIn una cupa Parigi verso la fine del XV secolo ha inizio la storia. Chi regna con metodo dittatoriale la città considera il popolo e gli zingari esseri socialmente inferiori. Nel tragico preambolo alcuni soldati inseguono e circondano una famiglia di zingari. Quando improvvisamente una donna fugge per cercare la salvezza assieme al figlio è inseguita a cavallo dal giudice (nel romanzo originale un arcidiacono) Claude Frollo. Quando la donna giunge ai piedi della cattedrale di Notre-Dame viene tragicamente uccisa da Frollo, che le fa battere il capo in una rovinosa caduta. Frollo si appropria quindi del fagotto della donna e scopre solo in quel momento che nasconde un neonato. La sorte della creatura dalle sembianze mostruose è irrimediabilmente segnata, ma l'imprevisto quanto tempestivo interporsi dell'arcidiacono di Notre-Dame evita l'infanticidio. Per questo però la creatura dovrà rimanere per sempre confinata nella grande cattedrale parigina. Quasimodo, il nome che gli è posto (che significa "formato a metà"), senza cure cresce ancor più deforme nel fisico e sconosciuto a chiunque anche se molti hanno però udito dell'esistenza di un misterioso essere confinato nella torre della chiesa.
    Vent'anni dopo una versione adolescente di Quasimodo assiste dalla sua "casa" all'allegro arrivo delle carovane di nuovi gitani. Arrivano in città a celebrare la Festa dei Folli al 6 gennaio. Il giovane campanaro trascorre le giornate appollaiato sulle guglie, in compagnia di animati gargoyle di pietra quando nota tra gli zingari una bella ed esuberante sedicenne di nome Esmeralda. Estremamente agile, oltreché dotato di forza sovrumana, il campanaro scende facilmente dalla torre per immergersi tra la folla mascherata. È in atto l'elezione del Re dei folli: la maschera più brutta e orripilante. Vedendolo per la prima volta ma scambiandolo per una messa in scena Quasimodo finisce, senza volerlo, per essere acclamato vincitore. Ben presto la folla scopre che non è una finzione. Esplode in risa e sberleffi arrivando addirittura a colpirlo con frutta e ortaggi. Esmeralda, orripilata dalla scena si affretta, lei sola, in sua difesa. Quando il giudice Frollo vede quel che accade e riconosce il giovane Quasimodo manda uomini armati e Febo, il capitano delle guardie, a catturare il fuggitivo e la ragazza. Proprio quando i soldati sopraggiungono, Esmeralda con un trucco da zingara scompare, mentre il povero campanaro è costretto a tornare nella torre di Notre-Dame. L'evento fa scaturire nell'apparente immaturo (altra notevole trasfigurazione dal personaggio del libro) campanaro un sentimento sconosciuto: in Esmeralda ha visto, anche se per un breve attimo, la solidarietà e l'amicizia. Desidera quindi ardentemente e al più presto incontrarla nuovamente.
    Frollo, che nel frattempo trama rancore e vendetta verso gli zingari e contemporaneamente spasima per avere Esmeralda, dà ordine di cercarli in tutta la città, se necessario mettendola a ferro e fuoco. All'ennesimo episodio di sopraffazione e violenza verso gente inerme l'animo e la moralità del capitano delle guardie insorge. Febo si ribella al potere del giudice, rischiando di essere ucciso. È salvato in extremis, proprio da Esmeralda. La ragazza chiede all'ingenuo Quasimodo di nascondere e curare Febo. Frollo che ha però intuito il sentimento che unisce i giovani decide di sfruttare l'ingenuità del campanaro e di tendere un tranello. Rivela a Quasimodo che ha scoperto il luogo in cui si nascondono gli zingari, e che all'alba lo attaccherà con ingenti forze. In realtà si tratta solo di un pretesto, ovvero di una scusa, per obbligare Quasimodo ad andare ad avvisare gli zingari. Quasimodo e Febo si recano quindi alla Corte dei Miracoli, il luogo segreto dove si nascondono tutti i fuorilegge. Non sanno però che Frollo e i soldati li stanno seguendo. Il tranello di Frollo è dunque compiuto. Imprigiona Febo e gli zingari, condannando Esmeralda al rogo e incatenando Quasimodo nella cattedrale.
    L'indomani all'alba, davanti allo spettacolo di Esmeralda morente, Quasimodo si ribella e riesce a liberarsi, salvandola. Nel frattempo Febo e gli zingari attaccano i soldati, ma Frollo riesce ad entrare a Notre-Dame e a liberarsi dell'arcidiacono; tenta di uccidere Quasimodo, ma il campanaro riesce a fuggire, nascondendosi con la ragazza svenuta sull'estremità di un balcone. Frollo li segue e armato di spada tenta di ucciderli. Durante la lotta Frollo rivela a Quasimodo il segreto della morte di sua madre (gli aveva sempre raccontato che l'aveva abbandonato per la sua deformità) e cerca di buttarlo dal balcone ma il campanaro riesce ad aggrapparsi al mantello di Frollo, mettendo ora lui in pericolo di vita e avendo la possibilità di ucciderlo lasciandolo cadere nel vuoto. Frollo, però, riesce a salire su un gargoyle ed è intenzionato a decapitare Esmeralda che stava aiutando Quasimodo a risalire sulla balconata, ma il gargoyle su cui si appoggia si rompe e precipita dalla cattedrale morendo definitivamente. Intanto, però, Quasimodo perde la presa di Esmeralda e precipita anche lui, ma Febo, che stava ad un piano inferiore della cattedrale, riesce a prenderlo e a salvarlo dalla morte. Febo ed Esmeralda coronano la loro unione e il buon Quasimodo è acclamato dalla folla e portato in trionfo.